Raccontarsi
storie terrificanti alla luce fievole di una torcia elettrica tascabile è molto
divertente e un minimo nostalgico, fa molto film horror very anni 80 old style,
ma sparare a raffica progetti editoriali ambiziosi è davvero impagabile. Noi
comunque abbiamo fatto entrambe le cose, in una torrida serata estiva, complice
un pessimo collegamento Internet. Quando poi uno di questi progetti prende vita
e ne perdi completamente il controllo come se fosse un virus inattaccabile che
contagia tutti quelli con cui viene a contatto allora vuol dire che è successo
il miracolo e una danza (macabra) è inevitabile, anche se ti trovi in un luogo
pubblico e la gente ti guarda e poi si volta dall’altra parte scuotendo la
testa. Del progetto virale in questione, se state leggendo queste righe, vuol
dire che ne stringete in mano il primo sanguinoso parto. Bloodymilla di Barbara
Baraldi (inevitabilmente contaminata dal virus) è il primo numero di una serie
di graphic novel autoconclusive scritte da autori che abbiamo preso in prestito
(rubati) alla narrativa, campo in cui sono già più che affermati, sia in Italia
che all’estero. Barbara e le disegnatrici Elena Cesana e Roberta Ingranata
(contaminate anche loro, giovani promesse del fumetto italiano, ne sentirete
parlare ancora) possiamo quindi considerarle le madrine di questa collana. La
casa editrice Delos Books, nella figura di Franco Forte (Contaminato!
Contaminato! Contaminato!) ha creduto nel progetto e dopo una lunga e a volte
delirante selezione di scrittori e disegnatori, dopo accese discussioni
intervallate da divagazioni altrettanto accese, dopo che uno strano cane nero
di nome Neve ha rovesciato ettolitri di latte sul portatile che conteneva tutti
i nostri appunti, alla fine Bloodymilla è tra le nostre e le vostre mani.
Barbara Baraldi, definita la regina del gotico italiano, artefice di romanzi di
successo come Lullaby, Scarlett e Striges, ha scritto una sceneggiatura originale e
avvincente, una storia popolata da incantevoli vampire e cacciatori di mostri,
una favola dark in salsa di Cappa & Spada che risponde alla domanda: "Cosa sarebbe successo se Lady Oscar fosse
stata scritta da Mary Shelley?" Attraversate dai fulmini scaturiti dalle
matite e dai pennelli di Elena e Roberta le visioni di Barbara hanno preso
vita. Andate a vedere i cavalli a pagina 24 e diteci se non avete l’impressione
che stiano per uscire dalla pagina. Noi un ingrandimento di quei cavalli
l’abbiamo appeso alla parete e ogni volta che passiamo da lì ci spostiamo per
non essere travolti.
Ennesimo
contaminato, last but not least, l’artista internazionale Marco Dominici ha
confezionato l’abito di Bloodymilla realizzando per noi la splendida immagine
di copertina.
Che siate
burattinai crudeli o burattini danzanti, che siate damigelle assetate di sangue
e allergiche al sole o cacciatori di creature demoniache, l’unica cosa certa è
che state per essere contaminati.
Stefano Fantelli
& Gianfranco Staltari
Bloodymilla, Barbara Baraldi (Delos Books)
Disegni di Elena Cesana e Roberta Ingranata
Copertina di Marco Dominici
A cura di Stefano Fantelli e Gianfranco Staltari
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